Eccomi con un nuovo lavoro realizzato per la classe di mia figlia:
Schede numeriche tattili Montessori.
la particolarità di queste schede è data dalla realizzazione dei numeri con carta vetrata fine e il successivo incollaggio degli stessi sulle schede
il materiale necessario è stato il seguente:
- 1 tavola multistrato di pioppo spessore 5 mm
- carta vetrata con grana 180
- colla
- vernice spray acrilica color verde
come prima cosa ho acquistato al solito brico il multistrato da ritagliare
con la sega circolare ho tagliato tutte le schede necessari (totale 10) con una misura di 12 x 15 mm
con carta vetrata grana 80 ho smussato tutti i bordi e gli angoli e con grana 120 ho levigato le superficie superiore ed inferiore.
dopo la levigatura ho posizionato tutte le schede su un piano e ho verniciato per prima la parte dove andranno posizionati i numeri (ho scelto la parte migliore del legno)
una volta asciugato il tutto ho girato le schede e verniciato la parte inferiore
con carta vetrata grana 180 ho quindi levigato la parte superiore ed inferiore delle schede facendo attenzione a levigare nel senso della vena del legno in modo da non lasciare segni visibili
finita la levigatura ho riverniciato ancora la parte "bella" dove saranno applicati i numeri e ho lasciato asciugare; l'effetto alla seconda verniciatura è molto migliorato e la superficie è molto lucida.
a questo punto bisogna preparare i numeri; per prima cosa ho stampato i numeri con un'altezza adatta e su foglio bianco normalissimo
ho ritagliato i numeri
a questo punto inizia la parte più complessa... ho posizionato al contrario i numeri sul retro della carta vetrata grana 180
ho ripassato il contorno in modo da disegnare i numeri al contrario sul retro della carta vetrata
e finalmente ho ritagliato la carta vetrata (le forbici non si rovineranno...anzi si affilerà la lama)
ho passato della colla sul retro dei numeri, li ho posizionati al cento delle targhette e poi ho messo il tutto sotto ad un buon libro per pressare fino ad asciugamento colla
ed ecco le targhette ultimate
Storie di legno
Cose per il legno
Targhette numeriche Montessori
Per mia figlia e la sua classe mi sono cimentato nella realizzazione di targhette numeriche realizzate seguendo il metodo Montessori.
Come prima cosa mi sono informato cercando su internet qualche sito o blog che presentasse qualche tutorial sulla loro realizzazione e fortunatamente mi sono imbattuto in un sito molto interessante dove veniva esposto parecchio di questo materiale.
Ho quindi meditato su come impostare il lavoro e sono partito con la realizzazione delle targhette
Il materiale che ho utilizzato è il seguente:
• Compensato spessore 5mm (10 targhette 17,3 x 10,2 cm)
• 1 Bomboletta di spray acrilico color rosso
• Vernice trasparente effetto satinato
• Carta da stampante adesiva
Per quanto riguarda il compensato ho acquistato in un centro fai da te un foglio di compensato spessore 5 mm di dimensioni 36 x 53 (un po' di eccedenza per andare sul sicuro con il taglio)
Ho ritagliato quindi 10 schede con misura 17,3 x 10,2 cm
Ho rifinito tutti i bordi delle schede utilizzando carta vetrata fine da 180, smussando i bordi e arrotondando anche gli angoli
Ho quindi dato una prima mano di vernice trasparente satinata e, come sempre accade, il legno è diventato un poco più ruvido (normalmente si dice che si è alzato il pelo del legno);
Ho quindi proceduto con una seconda levigatura del legno sempre usando carta vetrata a grana fine (180) e successivamente alla seconda mano di vernice.
Una volta asciugato bene ho nuovamente dato una leggera levigata per essere sicuro che fosse tutto perfettamente liscio.
A questo punto sono passato al passaggio successivo: la creazione dei numeri da riportare sulle targhette.
Ho stampato i numeri (dell'altezza che desideravo) su fogli da stampante adesivi e ho ritagliato il vuoto (in pratica ho mantenuto il contorno dei numeri).
Ho applicato il foglio adesivo sulle targhette facendo attenzione che i numeri fossero centrati

Ho dato quindi una prima mano di spray acrilico e, dopo quattro ore una seconda mano

Una volta asciugati, ho tolto la carta adesiva ed ecco ultimate le targhette coi numeri.
Come prima cosa mi sono informato cercando su internet qualche sito o blog che presentasse qualche tutorial sulla loro realizzazione e fortunatamente mi sono imbattuto in un sito molto interessante dove veniva esposto parecchio di questo materiale.
Ho quindi meditato su come impostare il lavoro e sono partito con la realizzazione delle targhette
Il materiale che ho utilizzato è il seguente:
• Compensato spessore 5mm (10 targhette 17,3 x 10,2 cm)
• 1 Bomboletta di spray acrilico color rosso
• Vernice trasparente effetto satinato
• Carta da stampante adesiva
Per quanto riguarda il compensato ho acquistato in un centro fai da te un foglio di compensato spessore 5 mm di dimensioni 36 x 53 (un po' di eccedenza per andare sul sicuro con il taglio)
Ho ritagliato quindi 10 schede con misura 17,3 x 10,2 cm
Ho rifinito tutti i bordi delle schede utilizzando carta vetrata fine da 180, smussando i bordi e arrotondando anche gli angoli
Ho quindi dato una prima mano di vernice trasparente satinata e, come sempre accade, il legno è diventato un poco più ruvido (normalmente si dice che si è alzato il pelo del legno);
Ho quindi proceduto con una seconda levigatura del legno sempre usando carta vetrata a grana fine (180) e successivamente alla seconda mano di vernice.
Una volta asciugato bene ho nuovamente dato una leggera levigata per essere sicuro che fosse tutto perfettamente liscio.
A questo punto sono passato al passaggio successivo: la creazione dei numeri da riportare sulle targhette.
Ho stampato i numeri (dell'altezza che desideravo) su fogli da stampante adesivi e ho ritagliato il vuoto (in pratica ho mantenuto il contorno dei numeri).
Ho applicato il foglio adesivo sulle targhette facendo attenzione che i numeri fossero centrati


Ho dato quindi una prima mano di spray acrilico e, dopo quattro ore una seconda mano


Una volta asciugati, ho tolto la carta adesiva ed ecco ultimate le targhette coi numeri.
Casetta tartarughe in legno
Su richiesta ho realizzato una casetta per tartarughe con metà del tetto apribile.
In pratica mi è stata chiesta la possibilità di ispezionare le tartarughe durante il letargo avendo però uno spazio limitato per l'apertura.
La casette è di medie dimensioni ed è stata realizzata con multistrato fenolico di pino spessore 15 e trattata successivamente con impregnante all'acqua color noce.
Il materiale necessario è stato il seguente:
Primo passo è stato ovviamente il disegnare la casetta e per questo mi sono avvalso di un programma gratuito 3D distribuito gratuitamente da Google.
Realizzato il disegno e dopo approvazione del committente, ho estratto il disegno di ogni particolare da tagliare e li ho stampati singolarmente.
Ho quindi proceduto al taglio tentando di ottimizzarlo onde evitare tanti piccoli scarti che poi sono difficili da riutilizzare.
Ho tagliato prima di tutto il tetto come unica tavola
e solo successivamente, con l'utilizzo della sega circolare con lama inclinata a 15 gradi, ho tagliato in 2 il tetto : una parte sarà quella che si apre mentre l'altra sarà solidale al resto della struttura.
Il taglio l'ho eseguito a 18 cm (questa sarà la parte fissa) mentre quello che avanza sarà la parte mobile.
Il taglio a 15° l'ho effettuato in modo da avere più superficie di contatto tra le 2 parti ed in modo che lo scorrere dell'acqua sia agevolato senza rischio di penetrare nella casetta.
Ho poi ritagliato le pareti laterali (che sono speculari in modo di avere la parte bella del multistrato sempre fuori)
Ho ritagliato poi il fondo
ed il frontale
Nel frontale ho dovuto poi ricavare l'apertura realizzata con una punta a tazza di 68mm sugli "angoli" e ritagliando il resto con una piccola fresa a mano.
Dopo aver ricavato tutti i pezzi, ho dato una leggera levigata (soprattutto sui bordi) e una verifica che tutto sia riuscito bene
Passo successivo il trattamento con impregnante e relativa asciugatura
Non rimane che l'assemblaggio partendo prima dal frontale con un laterale
Successivamente l'altro laterale
Poi la parete posteriore
Ed infine la prima parte del tetto
A completare l'opera ho fissato con cerniere le due parti del tetto ed il gioco è fatto
- Circa 1,5 mq di multistrato fenolico spessore 15mm
- Chiodi
- 2 cerniere per l'apertura del tetto
- Impregnante per legno all'acqua
Primo passo è stato ovviamente il disegnare la casetta e per questo mi sono avvalso di un programma gratuito 3D distribuito gratuitamente da Google.
Realizzato il disegno e dopo approvazione del committente, ho estratto il disegno di ogni particolare da tagliare e li ho stampati singolarmente.
Ho quindi proceduto al taglio tentando di ottimizzarlo onde evitare tanti piccoli scarti che poi sono difficili da riutilizzare.
Ho tagliato prima di tutto il tetto come unica tavola
e solo successivamente, con l'utilizzo della sega circolare con lama inclinata a 15 gradi, ho tagliato in 2 il tetto : una parte sarà quella che si apre mentre l'altra sarà solidale al resto della struttura.
Il taglio a 15° l'ho effettuato in modo da avere più superficie di contatto tra le 2 parti ed in modo che lo scorrere dell'acqua sia agevolato senza rischio di penetrare nella casetta.
Ho poi ritagliato le pareti laterali (che sono speculari in modo di avere la parte bella del multistrato sempre fuori)
Ho ritagliato poi il fondo
ed il frontale
Nel frontale ho dovuto poi ricavare l'apertura realizzata con una punta a tazza di 68mm sugli "angoli" e ritagliando il resto con una piccola fresa a mano.
Dopo aver ricavato tutti i pezzi, ho dato una leggera levigata (soprattutto sui bordi) e una verifica che tutto sia riuscito bene
Passo successivo il trattamento con impregnante e relativa asciugatura
Non rimane che l'assemblaggio partendo prima dal frontale con un laterale
Successivamente l'altro laterale
Poi la parete posteriore
Ed infine la prima parte del tetto
A completare l'opera ho fissato con cerniere le due parti del tetto ed il gioco è fatto
Tavolo in legno fai da te - Tavolo da lavoro con materiale di recupero (table DIY with recycled material)
quando si lavorano più parti in legno con macchine come la sega circolare o la fresa, è sempre comodo avere un appoggio in più per il materiale prodotto....
stanco di spostare il materiale da un banco all'altro, mi sono detto: "qui ci vuole un nuovo tavolo da combattimento"
detto.. fatto.... con materiale di recupero proveniente dalle più svariate lavorazioni, mi sono fatto in un'oretta un nuovo tavolino leggero, di poche pretese ma più che funzionale se lo scopo è solo quello di appoggiarvi qualcosa.....
quindi ho preso come piano una tavola avanzata che avevo scartato perchè si era incurvata (legno multistrato fenolico spessore 12 mm)

come gambe ho preso dei travetti recuperati da un cancelletto in legno e tagliati tutti con la stessa medesima misura (80 cm che è un'altezza adeguata per un tavolino)

come traverse sottotavolo (che serviranno anche a raddrizzare il piano) ho utilizzato una tavola scartata in MDF e ho tagliato la parti necessarie a misura: 2 assi lunghe e due più corte.
tutte la assi sono di circa 8 cm più corte rispetto alla lunghezza e alla larghezza del piano in multistrato

ho iniziato con il fissare le traverse sottotavolo al piano mediante chiodatrice giusto per iniziare a posizionare correttamente le prime parti

ho poi fissato rigidamente da sopra con alcune viti (da diametro 3,5 x 35 mm ) il "blocco" creato; ho usato 3 viti per lato che comunque basteranno allo scopo

ho fissato meglio e rinforzato la parte inferiore con alcune viti in modo che il blocco fosse più solidale sia con il piano ma anche tra le traverse

ho fissato le gambe con quattro viti (per gamba) dopo aver prima forato con una punta del 3 onde evitare che le gambe si crepassero (cosa che può succedre mettendo 2 viti in linea senza un foro di accompagnamento)

da sopra ho fissato anche il piano alle gambe in modo che il piano fosse solidale anche con le gambe e non solo con le traverse sotto; anche in questo caso ho utilizzato viti da 3,5x35mm

ed ecco il tavolo finito più che adatto al lavoro per cui è stato creato e, tra l'altro, lo trovo anche bellino nonostante abbia realizzato materiale recuperato

se qualcuno ha qualche quesito, sono ben lieto di rispondere
ciao da Maurizio
stanco di spostare il materiale da un banco all'altro, mi sono detto: "qui ci vuole un nuovo tavolo da combattimento"
detto.. fatto.... con materiale di recupero proveniente dalle più svariate lavorazioni, mi sono fatto in un'oretta un nuovo tavolino leggero, di poche pretese ma più che funzionale se lo scopo è solo quello di appoggiarvi qualcosa.....
quindi ho preso come piano una tavola avanzata che avevo scartato perchè si era incurvata (legno multistrato fenolico spessore 12 mm)

come gambe ho preso dei travetti recuperati da un cancelletto in legno e tagliati tutti con la stessa medesima misura (80 cm che è un'altezza adeguata per un tavolino)

come traverse sottotavolo (che serviranno anche a raddrizzare il piano) ho utilizzato una tavola scartata in MDF e ho tagliato la parti necessarie a misura: 2 assi lunghe e due più corte.
tutte la assi sono di circa 8 cm più corte rispetto alla lunghezza e alla larghezza del piano in multistrato

ho iniziato con il fissare le traverse sottotavolo al piano mediante chiodatrice giusto per iniziare a posizionare correttamente le prime parti

ho poi fissato rigidamente da sopra con alcune viti (da diametro 3,5 x 35 mm ) il "blocco" creato; ho usato 3 viti per lato che comunque basteranno allo scopo

ho fissato meglio e rinforzato la parte inferiore con alcune viti in modo che il blocco fosse più solidale sia con il piano ma anche tra le traverse

ho fissato le gambe con quattro viti (per gamba) dopo aver prima forato con una punta del 3 onde evitare che le gambe si crepassero (cosa che può succedre mettendo 2 viti in linea senza un foro di accompagnamento)

da sopra ho fissato anche il piano alle gambe in modo che il piano fosse solidale anche con le gambe e non solo con le traverse sotto; anche in questo caso ho utilizzato viti da 3,5x35mm

ed ecco il tavolo finito più che adatto al lavoro per cui è stato creato e, tra l'altro, lo trovo anche bellino nonostante abbia realizzato materiale recuperato

se qualcuno ha qualche quesito, sono ben lieto di rispondere
ciao da Maurizio
casette per tartarughe in multistrato
le nuove casette per tartarughe che ho realizzato sono un poco differenti dalle solite e sono certamente più "classiche"
stavolta non hanno il tetto apribile come solitamente ho fatto ma hanno le classiche due falde spioventi (con un angolo di 30°)
sono aperte nella parte inferiore e con un ingresso nella parte anteriore
ne ho realizzate di due tipi con stesse dimensioni ma con aperture di diverse grandezze:
- una con un'apertura di 20x11 cm
- una con un'apertura di 25x15 cm
come sempre le ho caricate su Ebay... perchè anche se mi piace realizzarle non posso di certo farne una collezione ... comunque mi ripago perlomeno del materiale e anche un poco del tempo dedicato
stavolta non hanno il tetto apribile come solitamente ho fatto ma hanno le classiche due falde spioventi (con un angolo di 30°)
sono aperte nella parte inferiore e con un ingresso nella parte anteriore
ne ho realizzate di due tipi con stesse dimensioni ma con aperture di diverse grandezze:
- una con un'apertura di 20x11 cm
- una con un'apertura di 25x15 cm
come sempre le ho caricate su Ebay... perchè anche se mi piace realizzarle non posso di certo farne una collezione ... comunque mi ripago perlomeno del materiale e anche un poco del tempo dedicato
Eccomi con un nuovo piccolo lavoro.
Questa volta mi sono cimentato nella realizzazione di un piccolo appendi asciugamani in legno da posizionare a ridosso della doccia; il porta asciugamani l’ho pensato ad angolo in modo da sfruttare al meglio lo spazio che avevo tra la doccia e la vasca da bagno.
Questa volta mi sono cimentato nella realizzazione di un piccolo appendi asciugamani in legno da posizionare a ridosso della doccia; il porta asciugamani l’ho pensato ad angolo in modo da sfruttare al meglio lo spazio che avevo tra la doccia e la vasca da bagno.
Realizzato in legno di abete spessore 18, giuntato con colla
e chiodi, trattato con impregnante
trasparente e fissato al muro con 2 tasselli da 5 mm.
L’angolo a 90° è dato una mensola superiore a cui sono state
fissate 2 tavole di circa 30 cm x 12 cm , un angolare nella parte centrale ed
infine dei semplici gancetti (ottimi per appendere asciugamani senza che
scivolino e cadano a terra).
Per la realizzazione prima ho tagliato le due tavole che
formano l’angolo (una da 30 cm x 12 e l’altra
28,2 x 12 in modo che accoppiate sa avesse 30 x 30)
Ho tagliato l’angolo centrale con i 2 lati a 45°
Ho realizzato una dima per la mensola superiore con
compensato spessore 5 mm (facile da lavorare con precisione)
ho poi riportato la forma sulla tavola in legno di abete, ho
ritagliato la tavola lasciando 2 / 3 mm di bordo,
ho fissato la dima alla tavola e ho rifilato il tutto con la
fresa a banco
Ho fissato la seconda tavola formando l’angolo
Ho forato per il fissaggio a parete
Ho poi passato il tutto con due mani di impregnante e
fissato i gancetti per gli asciugamani.
E finalmente ho fissato tutto a parete.
E finalmente ho fissato tutto a parete.
Lavoro semplice ma che comunque mi ha dato parecchia
soddisfazione … cosa ne pensate?
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